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Zuzzurro e Gaspare: “In tv ci sono conduttori che fino a ieri vendevano tende”
Simone Morano 04/03/2011
Sono tornati a Zelig venerdì scorso, dopo essere stati tra i protagonisti della penultima edizione della trasmissione di Canale5. Zuzzurro e Gaspare, cioè Andrea Brambilla e Nino Formicola, sono in scena dall’8 al 27 marzo al Teatro San Babila di Milano, con il loro spettacolo “Non c’è più il futuro di una volta”. Dalle pagine […]
Sono tornati a Zelig venerdì scorso, dopo essere stati tra i protagonisti della penultima edizione della trasmissione di Canale5. Zuzzurro e Gaspare, cioè Andrea Brambilla e Nino Formicola, sono in scena dall’8 al 27 marzo al Teatro San Babila di Milano, con il loro spettacolo “Non c’è più il futuro di una volta”. Dalle pagine del Giorno, i due attori parlano della situazione attuale della comicità italiana.
Spiega Formicola:
La comicità italiana non cambierà mai. Chi rideva con Totò cinquant’anni fa, continua a farlo adesso. Al limite è una questione di quantità. Walter Chiari non potrebbe più fare un quarto d’ora di sketch, gli darebbero sette minuti, per forza sei spinto verso qualcosa di diverso. E’ una questione di uomini, non di programmi. Una volta nei varietà il comico era un ospite con un ruolo e un certo tempo a disposizione. Ora, troppo spesso, è ridotto solo a macchietta di supporto. Inoltre, manca il coraggio di provare cose nuove. La televisione italiana ha smesso di sperimentare, non si è evoluta, compra format e non azzarda. Poi vedi gente che presenta e che il giorno prima vendeva tende, e capisci che il risultato non è lo stesso. Non è una questione di trasmissioni, anche un reality può essere fatto bene.
Aggiunge Andrea Brambilla:
Si tende a guardare più la quantità che la qualità, perché l’importante è apparire, non il contenuto. E’ un discorso che vale specialmente per la tv italiana, dove vengono messe in onda cose improponibili.