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Temptation Island, Francesca Barra promuove Manila e critica Anna: “cosa vuol dire per lei maternità?”

Emanuela Longo 01/08/2020

Anche Francesca Barra ha voluto fare una sua personale analisi di quello che è stato Temptation Island. L’ultima edizione ha chiuso i battenti lo scorso giovedì con ascolti record ma ancora oggi lascia degli strascichi. In tanti – famosi e non – si sono ritrovati a commentare le gesta delle coppie di fidanzati entrate unite […]

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Anche Francesca Barra ha voluto fare una sua personale analisi di quello che è stato Temptation Island. L’ultima edizione ha chiuso i battenti lo scorso giovedì con ascolti record ma ancora oggi lascia degli strascichi. In tanti – famosi e non – si sono ritrovati a commentare le gesta delle coppie di fidanzati entrate unite ed alcune uscite separate dopo i 21 giorni (talvolta meno) di “esperimento sociale” e viaggio dei sentimenti. Tra loro c’è anche la moglie di Claudio Santamaria che nelle passate ore è tornata sullo show di Filippo Bisciglia per analizzare quanto visto.

Temptation Island, Francesca Barra commenta il programma

Francesca Barra è stata tra coloro che ha visto Temptation Island, pur ammettendo di non averlo mai fatto prima. In un lungo post Instagram ha così detto la sua su questo esperimento sociale da lei definito “ipnotico”:

Come possono sopravvivere tante coppie con simili mortificazioni, offese, bugie? Come può il pubblico empatizzare e credere a chi effettua strategie, a costo di rimetterci la faccia, studiate per monetizzare altre “ospitate”? Tutti, tranne Manila Nazzaro e Lorenzo, con i loro problemi normali, veri e comuni, hanno mostrato il peggio di una coppia. E forse proprio questo è il successo dell’esperimento: ti confronti con il male, il peggio e ti senti decisamente meglio.

L’analisi della Barra è proseguita con una serie di altre domande:

Come si può, davanti a tutta Italia, infischiarsene dei figli a casa (unica a preoccuparsene con decoro sembrava Manila), dei genitori tirati in ballo come fossero manipolatori di bamboccioni?

Come ci si può preoccupare solo di capire cosa sia successo in bagno o sotto le coperte con quei baci accennati (?), invece di preoccuparsi di mandare a quel paese chi ha tradito un patto di fiducia, chi ha rivelato confessioni private, dinamiche personali, chi ha offeso, mostrato rabbia repressa?

Tra coloro che però l’avrebbero colpita particolarmente c’è Anna Boschetti, alla quale ha voluto rivolgere un suo commento:

Ma c’è una cosa che vorrei dire ad Anna e di riflesso alle giovani coppie che magari specchiandosi in quelle storie pensano che si passi da quella caricatura, per costruire una famiglia. Anna è la concorrente che vuole a tutti i costi un figlio, a tal punto da farsi ripetutamente dare delle pacchette sulle chiappe davanti a tutta Italia, ai suoi figli, ai futuri suoceri e ha sminuito il proprio compagno perché invece di regalarle un anello, si “limita” a portare i suoi figli a scuola e a trattarli, collaborando, come fossero suoi.

Se non capisce che quel gesto è la più alta forma di amore, cosa vuol dire per lei maternità? Il fatto che mio marito ami i miei figli e con responsabilità e serietà abbia costruito un nucleo solido familiare, rende questa unione indissolubile, oltre ogni materiale problema, oggetto, desiderio. Al mondo non esistono solo provocazioni, corna e “prove di resistenza”. Esiste il rispetto, l’impegno quotidiano. La mancanza di questo è imperdonabile. E soprattutto non diventerà mai famiglia.

Critica durissima condivisa in questi giorni da molte donne (ma non solo), che si sono scagliate contro l’ex protagonista di Temptation Island.

 

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Il presupposto dell’amore è: Mi fido di te. Non avevo mai visto nemmeno una puntata di #temptationisland . Poi mi sono imbattuta in questo esperimento sociale che è ipnotico. Come possono sopravvivere tante coppie con simili mortificazioni, offese, bugie? Come può il pubblico empatizzare e credere a chi effettua strategie, a costo di rimetterci la faccia, studiate per monetizzare altre “ospitate”? Tutti, tranne @manilanazzaro e Lorenzo, con i loro problemi normali, veri e comuni, hanno mostrato il peggio di una coppia. E forse proprio questo è il successo dell’esperimento: ti confronti con il male, il peggio e ti senti decisamente meglio. Come si può, davanti a tutta Italia, infischiarsene dei figli a casa (unica a preoccuparsene con decoro sembrava Manila), dei genitori tirati in ballo come fossero manipolatori di bamboccioni? Come ci si può preoccupare solo di capire cosa sia successo in bagno o sotto le coperte con quei baci accennati (?), invece di preoccuparsi di mandare a quel paese chi ha tradito un patto id fiducia, chi ha rivelato confessioni private, dinamiche personali, chi ha offeso, mostrato rabbia repressa? Ma c’è una cosa che vorrei dire ad Anna e di riflesso alle giovani coppie che magari specchiandosi in quelle storie pensano che si passi da quella caricatura, per costruire una famiglia. Anna è la concorrente che vuole a tutti i costi un figlio, a tal punto da farsi ripetutamente dare delle pacchette sulle chiappe davanti a tutta Italia, ai suoi figli, ai futuri suoceri e ha sminuito il proprio compagno perché invece di regalarle un anello, si “limita” a portare i suoi figli a scuola e a trattarli, collaborando, come fossero suoi. Se non capisce che quel gesto è la più alta forma di amore, cosa vuol dire per lei maternità? Il fatto che mio marito ami i miei figli e con responsabilità e serietà abbia costruito un nucleo solido familiare, rende questa unione indissolubile, oltre ogni materiale problema, oggetto, desiderio. Al mondo non esistono solo provocazioni, corna e “prove di resistenza”. Esiste il rispetto, l’impegno quotidiano. La mancanza di questo è imperdonabile. E soprattutto non diventerà mai famiglia.

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