Quanto ha guadagnato Chiara Ferragni nel 2023 (nonostante il Pandoro gate): i veri guai nel 2024

Per Chiara Ferragni il 2023 si è concluso con una serie di eventi tumultuosi per via del caso Balocco, seguito dalla multa inflitta dall’Antitrust e dalle conseguenti ripercussioni sulla sua immagine. Recentemente, l’influencer ha pubblicato il bilancio annuale della Tbs Crew, una delle società direttamente coinvolta nel Pandoro gate e interamente sotto il suo controllo, rivelando cifre che sorprendono.

Quanto ha guadagnato Chiara Ferragni nel 2023 (nonostante il caso Pandoro)

Quanto ha guadagnato Chiara Ferragni nel 2023? Si parla di un fatturato di 17,7 milioni di euro, in crescita del 20% rispetto all’anno precedente, e un utile di 4,4 milioni di euro, in calo rispetto al 2022 ma mitigato dopo aver sottratto sia la multa che le donazioni per riparare il danno alla beneficenza.

Il caso Balocco ha comportato un costo significativo di circa 1,7 milioni di euro, ma nonostante questo, i guadagni nell’impero Ferragni avrebbero comunque registrato un incremento di quasi un milione di euro.

La relazione ufficiale di Ferragni come amministratore unico della Tbs Crew ha chiarito i dettagli finanziari critici, indicando sanzioni e accantonamenti significativi, oltre a generose donazioni a ospedali e enti civici. Nonostante le sfide del 2023, il fatturato ha continuato a crescere, riflettendo il successo delle divisioni di talent management e consulenza strategica in moda e lifestyle.

Tuttavia, i veri problemi si sono presentati nei primi mesi del 2024, con un marcato calo dei ricavi e delle iniziative commerciali. Nonostante ciò, Chiara Ferragni si è mostrata fiduciosa nella capacità della società di affrontare le sfide future, avendo già previsto risorse a fondo rischi nel bilancio precedente per mitigare eventuali perdite nel 2024. Ecco cosa scrive l’imprenditrice, come riporta Open:

I primi mesi dell’esercizio 2024 sono stati contraddistinti da un forte calo dei ricavi e sostanziale ridimensionamento delle nuove iniziative commerciali. Gli eventi negativi sopraggiunti nella seconda metà del mese di dicembre 2023 hanno necessariamente esteso i riflessi negativi anche nel 2024, che ha subito un forte calo dell’attività. Ad oggi risulta difficile effettuare una previsione economica per il secondo semestre del 2024, stante ancora il periodo di forte incertezza sulla ripresa delle attività. È stato comunque valutato che, nonostante il periodo economicamente negativo, a livello finanziario la società risulta essere in grado di soddisfare i propri impegni in scadenza nell’esercizio 2024.

La decisione di reinvestire gli utili del 2023 per fronteggiare le difficoltà imminenti è stata vista positivamente dai revisori dei conti, rassicurando sulla stabilità e sulla continuità dell’azienda.

 

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