LGBT
Pride Month 2023, #24 Tiziano Ferro e le famiglie arcobaleno: “i nostri figli, non mi fermerò mai dal proteggerli”
Emanuela Longo 24/06/2023
Tiziano Ferro non poteva mancare nella nostra rassegna sul Pride Month 2023. Il cantautore di Latina ha compiuto un gesto molto importante per la comunità LGBTQIA+ ma soprattutto per se stesso quando ha deciso di esporsi con il suo coming out. Un gesto con il quale, almeno simbolicamente, ha spazzato via il ricordo di quegli […]
Tiziano Ferro non poteva mancare nella nostra rassegna sul Pride Month 2023. Il cantautore di Latina ha compiuto un gesto molto importante per la comunità LGBTQIA+ ma soprattutto per se stesso quando ha deciso di esporsi con il suo coming out. Un gesto con il quale, almeno simbolicamente, ha spazzato via il ricordo di quegli orrendi insulti omofobi di cui si è stato vittima da giovane.
Pride Month 2023, #24 Tiziano Ferro
In una vecchia intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano, Tiziano Ferro aveva spiegato ciò che aveva provato da giovane, in riferimento alle offese omofobe ricevute:
Se penso a tutte le frasi di offesa, per esempio legate all’omofobia, che mi hanno ferito, hanno funzionato, perché mi sono sempre sentito ‘difettato’ da quel punto di vista. Sono nato e cresciuto in una società che mi ha fatto pensare che essere gay era un difetto, un handicap e qualcosa di cui vergognarmi.
Ancora oggi quelle offese sono in grado di ferirlo profondamente:
Sì. Ancora oggi una offesa di quel genere, a causa di uno stress post traumatico, mi ferisce perché la lascio entrare io perché ancora c’è quel pezzo di testa e di cuore che sono stati plasmati in un tempo antico e non si cambia.
Oggi, Tiziano Ferro è felicemente sposato ed è il padre di due bambini splendidi. Ed inevitabilmente, anche alla luce del periodo storico e politico che stiamo vivendo, si è ritrovato a parlare di famiglie arcobaleno. Tramite Instagram il cantante di Latina ha voluto dire la sua contro le decisione orrende del governo Meloni che intende tramutare la gestazione per altri in un reato universale (!!!), ed ha commentato un post de La Stampa:
Io non faccio politica, sia chiaro. Non ho mai condiviso le mie ideologia perché trovo ognuno abbia diritto a votare e a mantenere segreto il proprio voto. Ma questa non è politica, questi sono i nostri figli, esseri umani che non hanno bisogno di vivere secondo le opinioni altrui. E io – come ogni padre al mondo – non mi fermerò mai dal proteggerli. Neanche da morto. Ve lo prometto.
Già all’inizio di giugno Tiziano aveva detto la sua in un altro intervento:
GPA reato universale? Sarebbe l’ennesimo decreto contro gli omosessuali.
E l’anno prima aveva fatto sapere che non avrebbe fatto il passaporto italiano ai suoi figli, “l’Italia esclude mio marito Victor”, aveva aggiunto.