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Omicidio Yara Gambirasio, la serie Netflix con Massimo Bossetti: la famiglia della ginnasta interviene

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2024-07-24

La serie su Yara Gambirasio di Netflix accende i dubbi sulla condanna a Massimo Bossetti

Il documentario Netflix Il caso Yara, oltre ogni ragionevole dubbio riaccende i riflettori sull’omicidio di Yara Gambirasio, mettendo in discussione la condanna di Massimo Bossetti.  

Omicidio Yara Gambirasio: il DNA di Massimo Bossetti, prova debole 

Omicidio Yara Gambirasio, la serie Netflix con Massimo Bossetti

Il documentario presenta il DNA come prova debole. I processi lo hanno invece considerato prova forte e innovativa. L’indagine, infatti, è partita dall’identikit genetico, non da un sospettato. 

La Scoperta di Ignoto 1 

Le tracce di DNA trovate sugli indumenti di Yara Gambirasio hanno dato il via ad uno screening di massa nella zona con l’identificazione del ceppo familiare Guerinoni e la scoperta del figlio illegittimo di Giuseppe Benedetto Guerinoni. 

L’Identificazione di Massimo Bossetti 

Ester Arzuffi è stata identificata come madre di “Ignoto 1”. Il test del DNA su Massimo Bossetti ha rivelato una corrispondenza positiva. 

Altre prove per punti 

  1. Professione di muratore (coerente con tracce sul corpo) 
  2. Celle telefoniche agganciate vicino alla palestra di Yara 
  3. Alibi falso fornito inizialmente 

Elementi Contestati dal Documentario 

  1. Assenza di movente (spiegata come possibile adescamento degenerato) 
  2. Mancate indagini su altri sospetti (in realtà, tutti i contatti di Yara furono controllati) 
  3. Invasione della privacy di Bossetti (giustificata nel contesto dell’indagine) 

 Critiche al Documentario 

  1. Mancata valorizzazione delle prove dell’accusa 
  2. Enfasi eccessiva su elementi già esaminati e scartati durante il processo 
  3. Presentazione selettiva delle informazioni 

Mentre il documentario solleva dubbi, l’analisi suggerisce che la condanna di Massimo Bossetti si basa su un insieme di prove solide, non solo sul DNA. Gli errori nell’indagine, pur presenti, non sembrano minare la validità complessiva del verdetto, tuttavia, le criticità rimangono. 

Yara Gambirasio, la reazione dei genitori alla serie di Netflix

L’avvocato Andrea Pezzotta, portavoce della famiglia Gambirasio, ha rilasciato un’intervista esclusiva a Il Tempo, esprimendo forte dissenso verso il documentario Netflix sul caso Yara. 

Ecco le dichiarazioni dei genitori di Yara: 

Non abbiamo ritenuto opportuno partecipare a questi spettacoli TV sulle vicende giudiziarie. I processi li facciamo in tribunale, non su Netflix. Non aggiunge nulla di nuovo rispetto alle solite cose che dice la difesa. 

Creata con un taglio innocentista. Costruita per convincere gli spettatori che quel signore è innocente. Non è neutra. 

La famiglia Gambirasio, attraverso il loro legale, aggiunge: “Alla luce di questo tipo di narrazione innocentista, siamo ben contenti di esserne rimasti fuori”. 

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