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Olimpiadi 2024, Angela Carini si scusa con Imane Khelif e svela perché si è ritirata dalla gara e per quale motivo si è inginocchiata: i politici italiani intervengono 

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2024-08-01

Olimpiadi 2024, Angela Carini si è ritirata dopo 45 secondi contro Imane Khelif. L’incontro di boxe negli ottavi di finale è terminato in modo inaspettato e controverso. L’azzurra ha affrontato l’algerina, atleta al centro di polemiche per presunti valori ormonali anomali, in un match durato solo pochi secondi.   Olimpiadi 2024, Angela Carini si scusa …

Olimpiadi 2024, Angela Carini si è ritirata dopo 45 secondi contro Imane Khelif. L’incontro di boxe negli ottavi di finale è terminato in modo inaspettato e controverso. L’azzurra ha affrontato l’algerina, atleta al centro di polemiche per presunti valori ormonali anomali, in un match durato solo pochi secondi.  

Olimpiadi 2024, Angela Carini si scusa con Imane Khelif

Olimpiadi 2024, Angela Carini si scusa con Imane Khelif

Al termine della gara, Angela Carici ha urlato a più riprese: “Non è giusto” e successivamente non ha salutato la sua avversaria inginocchiandosi al centro del ring e scoppiando a piangere. 


Di seguito, l’atleta ha letteralmente “aggiustato il tiro” facendo le sue scuse a Imane Khelif: 

Io non sono nessuno per giudicare Imane. Lei non ha nessuna colpa. Chiedo scusa a Imane per non averla salutata. Ho sbagliato. Sono scesa dal ring piena di rabbia. Non ho mai concluso un incontro senza salutare la mia avversaria.


Successivamente è intervenuto anche il suo allenatore raggiunto da FanPage: 

Il mancato saluto? E’ stato dovuto più alla delusione. Lei ha lavorato duro per essere qui, ha fatto un percorso lunghissimo e avrebbe preferito un ingresso in competizione più agevole. Penso abbia voluto dire: che sfiga. Era rammaricata, nervosa, dispiaciuta, per come era andato a finire il suo percorso olimpico. Non ha avuto nulla da dire contro la sua avversaria. Non sono amiche, ma si conoscono. Ci siamo allenati insieme ad Assisi, nel centro federale, dove sono stati nostri ospiti. L’atleta non ha nessuna colpa. 

Angela ha subito un paio di colpi pesanti, ha sentito dolore, mi ha detto ‘Maestro’ mi fa male il naso, non voglio continuare. Quando si è avvicinata io non avevo capito, pensavo che avesse un problema al caschetto, e l’ho sistemato. Lei mi ha detto ciò e mi ha preso di sorpresa. Le ho chiesto se volesse chiudere il primo round, ha provato qualche secondo, ma poi è venuta da me e ha detto ‘basta’ e a quel punto ho chiesto all’arbitro di interrompere il match. Ha subito un colpo talmente forte e ha capito che non avrebbe avuto la possibilità. 

E ancora: 

Il combattimento è regolare? Se lo è per le regole lo è anche per noi. Io non ho i titoli per giudicare. Questa ragazza l’ho vista anche perdere a volte. Non è imbattibile. Sfidarla è difficile, perché ha una fisicità imponente, che le dà un vantaggio oggettivo. 

Angela Carini svela perché ha abbandonato la gara 

Ho il cuore a pezzi – ha aggiunto Angela Carini – perché sono una combattente e mio padre mi ha insegnato a essere una guerriera, sono sempre salita sul ring e ho sempre onorato la mia nazione con lealtà. Questa volta non ci sono riuscita, perché non sono riuscita più a combattere e ho messo fine al match.

Tutte le polemiche – ha detto ancora in lacrime – non sono state qualcosa che mi ha fermata o bloccata mentalmente. Sono salita sul ring per tirare fuori tutta me stessa, a prescindere dalla persona che avevo di fronte. A prescindere da tutte le polemiche volevo solo andare avanti e vincere.

Io non sono nessuno per giudicare, non sono nessuno per prendere una decisione. Se questa ragazza è qui, ci sarà un motivo. Io ho combattuto e sono salita sul ring nonostante le mille polemiche che ci sono state. Ma ripeto io non sono nessuno per giudicare e dire altro.

Il mio labiale sul fa malissimo? Ho sentito i colpi molto forti. Erano colpi che di solito non ricevo? No, sinceramente no. Ho preso colpi, colpi… io sono una combattente, la mia nazionale lo sa, sono una che anche davanti al dolore non si ferma mai. Se mi sono fermata, l’ho fatto solo per la mia famiglia. Se è stato un incontro irregolare secondo me? Non sono nessuno per giudicare…

Paura di farmi male? Non ho mai avuto paura di farmi male, quando sali sul ring sei consapevole che puoi andare al tappeto, come sei consapevole di rialzarti, ma non ce la facevo a portare a termine il match, ho sentito un dolore troppo forte al naso. Se in passato ho ricevuto colpi così forti? Io… ho combattuto spesso… ho combattuto spesso, in nazionale, io mi alleno con mio fratello, quindi ho sempre combattuto con uomini, nel senso pure… però, non lo so, non ditemi nulla, ma io ho sentito troppo dolore oggi.

Il significato dell’essermi inginocchiata alla fine? Era solo per mio padre.

Le reazioni dei politici 

Naturalmente i nostri politici italiani non hanno perso l’occasione per commentare l’accaduto, a cominciare da Giorgia Meloni: 

Mi ero emozionata ieri quando ha scritto ‘combatterò’ perché in queste cose sicuramente conta anche la dedizione, la testa, il carattere. Però poi conta anche poter competere ad armi pari. E dal mio punto di vista non era una gara pari.

È un fatto che con i livelli di testosterone presenti nel sangue dell’atleta algerina la gara in partenza non sembra equa – ha aggiunto la premier – C’erano anche profili legati alla sicurezza e penso anche che dobbiamo fare attenzione, nel tentativo di non discriminare, a discriminare. Io sono anni che tento di spiegare che alcune tesi, portate all’estremo, rischiano di impattare sui diritti delle donne. Io penso che atleti che hanno caratteristiche genetiche maschili non debbano essere ammesse alle gare femminili ma non perché si voglia discriminare qualcuno ma per tutelare il diritto delle atlete di poter competere ad armi pari.


Anche Matteo Salvini si è espresso: 

Picchia troppo forte, non è giusto’. Brava Angela, hai fatto bene! La nostra atleta si è dovuta ritirare contro Imane Khelif, prima di scoppiare in lacrime per tanti sacrifici andati in fumo. Una scena davvero poco olimpica: vergogna a quei burocrati che hanno permesso un match che evidentemente non era ad armi pari. Se ne sono accorti tutti in Italia e nel mondo, tranne i distratti commentatori della Rai. Un abbraccio ad Angela, forza!


Pure Ignazio La Russa si è premurato di esprimere il suo pensiero: 

Il pianto inconsolabile di Angela ci colpisce ma il suo ritiro le fa onore. L’aspetto in Senato per abbracciarla.

La polemica su Imane Khelif 

Khelif, secondo il Cio, però ha tutti i requisiti per partecipare alla competizione femminile ai Giochi. Non è una trans, come è stata erroneamente definita. Khelif, sulla base delle informazioni disponibili, è una persona intersex.

“Tutte queste polemiche le danno la forza per andare avanti”, ha affermato il suo allenatore, Mohamed Chaoua. “È la prima vittoria, spero di ottenere la seconda per essere certa della medaglia: poi, punto all’oro”, ha proseguito l’atleta alla quale auguriamo di cuore di poter raggiungere il suo sogno. 

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