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“Morgan è uno stalker”, la denuncia dell’ex Angelica Schiatti: insulti, minacce e revenge p0rn

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2024-07-10

Morgan e le accuse shock dell’ex compagna Angelica Schiatti: stalking, minacce e revenge porn, l’orrenda storia

Tutto fermo da quattro assurdi anni. La vicenda vede Marco Castoldi in arte Morgan protagonista di una delle vicende più orrende degli ultimi tempi. Era il 2021 quando fu rinviato a giudizio per stalking e diffamazione nei confronti della sua ex Angelica Schiatti. Intervenendo sui social si giustificò asserendo che quelle non erano persecuzioni, semmai “poesie”. Quindi il silenzio, almeno apparente. Fino ad oggi.

“Morgan è uno stalker”, la denuncia dell’ex Angelica Schiatti

Morgan

E’ Selvaggia Lucarelli a raccontare quello che sarebbe accaduto nel frattempo, mentre tutto sembrava, per l’appunto, congelato. Sul Fatto Quotidiano oggi c’è una di quelle vicende che non avremmo mai voluto leggere. Sono le carte del processo a parlare e quello che emerge è un insieme di insulti, minacce, revenge porn ed addirittura il coinvolgimento di loschi personaggi ingaggiati per trovare la giovane e portarla dal suo carnefice.

Dopo una conoscenza iniziata circa 10 anni fa, Morgan e Angelica iniziano a frequentarsi nel 2019. Un rapporto burrascoso sin dall’inizio e terminato per volere della ragazza dopo appena tre mesi. Lui pare accettarlo, poi arriva il lockdown e poco alla volta Morgan si trasforma in uno stalker. Nel 2020 arriva la denuncia da parte di Angelica e scatta il Codice rosso. 

Scatta la perquisizione in casa, Morgan si “incattivisce”, la giovane decide di trasferirsi in casa del padre ma il cantante continua a mandarle messaggi a raffica e minacciarla di pubblicare i suoi video privati che la stessa le aveva mandato tempo prima. Dalle minacce passa ai fatti: il 20 maggio 2020 in una chat di gruppo chiamata “inartemorgan” scrive: “E adesso per la gioia di tutti i seg*ioli del mondo vi sparo una tripletta di video porno di A. che vi mettono a posto per qualche anno”. E quando gli viene fatto notare che è un reato, continua: “Non posso condividere con qualcuno un po’ di santa troi*ggine di una troia che ha fatto la tro*a perché è tro*a e sa fare solo la tro*a?”.

Lo stalking si sarebbe spostato sulla madre, poi sulle amiche di Angelica, il tutto con messaggio di una cattiveria e volgarità inaudite. Lui nel frattempo si finge Willie Peyote e contatta Angelica proponendole una collaborazione, poi scrive al produttore della cantante: “La mia amica Angelica come sta? Lo tira fuori a molti il pis*llo o solo uno alla volta?”.

La vicenda più grave arriva nel 2021 ed è la Lucarelli a raccontarla:

Morgan, dietro compenso, ingaggia due ragazzi siciliani conosciuti online di cui uno pregiudicato (M.R. e L.P.) per pedinare Angelica e il suo nuovo compagno (il cantautore Calcutta). Chiede ai due “di portargliela” perché “ho bisogno di svuotare le palle” e li invita a tirare un pugno in faccia a Calcutta. I due vanno a Milano, scoprono che Angelica è a Bologna col fidanzato, prendono un treno su indicazione di Morgan e vanno a cercarla. Trovano la casa bolognese in cui Angelica vive con Calcutta (nelle chat ci sono le foto dell’abitazione). Alla fine non la incrociano per un soffio ma in seguito inviano una serie di messaggi inquietanti ad Angelica.

Non mancano i messaggi con insulti e minacce rivolti ovviamente anche al cantante Calcutta, attuale fidanzato di Angelica. Ma nel frattempo, cosa succede? Nulla. Tutto fermo nonostante le denunce, il Codice rosso ed i continui tentativi della difesa di Morgan di trovare un accordo. Dopo i numerosi rinvii si è arrivati alla nuova data per l’udienza: il 13 settembre 2024 per tentare la composizione tra la parte civile e l’imputato. 

Nel frattempo Angelica Schiatti continua a non essere mai stata tutelata mentre Morgan viene “premiato” con tanto di concerti, accordi con Warner, un nuovo programma in arrivo su Rai3 (regalo della sua amica Giorgia Meloni?, si domanda Selvaggia) e inviti da parte del ministero della Cultura due mesi fa per partecipare al dibattito “Canzoni violente contro le donne: che fare?”.

 

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