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Maddalena Corvaglia ancora su Imane Khelif: “Povero pugile” ma continua a fare disinformazione

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2024-08-06

Maddalena Corvaglia continua a fare disinformazione su Imane Khelif: il suo nuovo intervento

Non si placa la polemica attorno a Maddalena Corvaglia. L’ex velina di Striscia la Notizia ci ricasca e dopo aver chiuso la possibilità di commentare il suo ultimo video e dopo aver bloccato diversi utenti che sottolineavano la grave disinformazione che stava facendo, è intervenuta nuovamente, questa volta con un video nelle sue Instagram Stories (e che trovate in apertura).

Maddalena Corvaglia, ancora disinformazione su Imane Khelif

Maddalena Corvaglia

La Corvaglia torna a parlare dellA pugile Imane Khelif, provoca e fa disinformazione ai massimi livelli continuando a riferirsi a lei al maschile, arrivando a definirla “una persona che decide di cambiare genere o sesso usata per trasformare le Olimpiadi in un circo distopico intriso di odio e cattivo gusto”.

Replicando a coloro che hanno commentato il precedente video, Maddalena ha proseguito nella sua posizione, alimentando però il livello di disinformazione. Dopo aver ringraziato coloro che, a suo dire, avrebbero compreso il suo punto di vista, ha aggiunto:

Vedo che c’è un po’ di confusione e tanto odio ingiustificato. Non caschiamoci di nuovo, in passato siamo stati divisi per regione, colore, ci hanno messo gli uni contro gli altri e alla fine ci siamo resi conto che eravamo tutti dalla stessa parte. Non lasciatevi convincere questa volta che genere e orientamento sessuale debbano dividerci e metterci gli uni contro gli altri.

Cosa c’entrino le zone di colore differente (in riferimento al periodo del Covid) rispetto al caso di Imane resta un mistero. Tuttavia, Maddalena Corvaglia prosegue e continua con i suoi esempi bislacchi:

Noi facciamo parte di una generazione per cui il rispetto era naturale verso chiunque, quella generazione che non si è mai domandata se Boy George, Freddie Mercury, i Bee Gees o i Cugini di Campagna fossero etero, gay, trans, perché per noi erano solo musicitsti, ci piaceva la loro musica e non ci importava con chi andassero a letto.

Poi torna nuovamente sulla vicenda delle Olimpiadi e – è proprio il caso di dirlo – riesce a far in modo che la toppa sia molto peggio del buco:

Per tornare alle Olimpiadi, io penso che Imane Khelif non è altro che vittima di un sistema che lo ha usato per trasformare un evento sportivo all’insegna della pace, come era nell’antica Grecia, in un circo distopico intriso di odio e cattivo gusto che ha sbattuto in prima pagina e vivisezionato la vita di un povero atleta che meritava solo di essere ricordato alle Olimpiadi per le sue prestazioni atletiche non certo per il suo genere, cromosoma o orientamento sessuale. C’è così tanto dolore nel percorso di una persona che decide di cambiare genere o sesso, che spettacolarizzare la sua vita come fatto con questo pugile è da sciacalli. Vi do un consiglio, diffidate dai falsi moralisti, non giudicate dalle vostre poltrone, diffidate da chi inneggia alla tolleranza e fa scaturire intolleranza. Le vittime di questi esperti dell’informazione siete voi, non noi, noi siamo il mezzo con cui fomentano il vostro odio. Siamo tutti essere umani nati per vivere in pace, essere umani è un miracolo, non sprecate un minuto solo di questo miracolo. Ognuno di noi affronta la propria battaglia, per cui portate rispetto per quella degli altri e siate gentili. E se potete fate un tuffo a mare che rimette tutto a posto.

Possibile che non riesca a comprendere come il rispetto continui a non portarlo lei? Ad ogni modo, ci vorrebbe molto più di un bel tuffo rinfrescante per rimettere “tutto a posto”.

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