Luca Tommassini piange dopo scritta omofoba: “Mi sono vergognato di quello che sono”

Ballerino per artiste internazionali del calibro di Whitney Hosuton, Madonna e Michael Jackson (tra gli altri), coreografo di fama internazionale, direttore artistico: la carriera di Luca Tommassini è straordinaria e costellata di successi a non finire. Prima di trovare fama e successo, il danzatore ha vissuto momenti di profondo dolore anche per colpa dell’omofobia.

Luca Tommassini piange dopo la scritta omofoba sotto casa: il racconto a Vieni da me

Ospite di Caterina Balivo a Vieni da me nella puntata in onda oggi lunedì 2 marzo, Luca Tommassini è tornato sull’episodio della scritta omofoba comparsa sul proprio citofono denunciata sui social network pochi giorni fa (cliccate qui per gli altri dettagli).

Leggere quelle parole (“Froc** vattene”) ha risvegliato in Tommassini il dolore di quando era più giovane e doveva faticare tanto per far valere la propria persona:

Mi sono sentito come quando ero piccolo, mi sono vergognato di quello che ero, di quello che sono, ho detto ‘mi devo nascondere’, vado in camera da letto, mi chiudo e inizio a piangere da solo e ho iniziato a sentirmi in colpa come quando ero piccolo.

Luca Tommassini, con gli occhi lucidi per il pianto, ha aggiunto:

Mi sono ritrovato come quando ero piccolo che mi vergognavo di uscire, avevo paura perché dico ‘nessuno mi vuole’, vattene sul citofono significava ‘vattene da questo palazzo’ come se qualcuno del palazzo l’avesse scritto, mi sentivo non più a casa mia come quando ero piccolo, che a casa non mi volevano, fuori non ero giusto, e quindi mi sono messo a letto, coperto per un’ora e poi ho pensato ‘Reagisci Luca’ e ho iniziato a scrivere sul mio Instagram e ha generato un’onda d’amore meravigliosa.

 

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@lucatommassinireal parla dei recenti attacchi omofobi che l’hanno profondamente ferito #VieniDaMe @caterinabalivo

Un post condiviso da Vieni da me (@vienidamerai) in data: 2 Mar 2020 alle ore 6:45 PST