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Il logo di Chiara Ferragni è copiato? Artista ne rivendica la paternità: “Le due in causa per raggiungere un accordo”

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2024-07-27

Il loro di Chiara Ferragni: scoppia il caso. Un’artista reclama la paternità, ci sarebbe una causa in corso

Dopo il pandoro gate, ecco che arriva il logo gate con protagonista – suo malgrado – Chiara Ferragni. Il celebre occhio di Chiara Ferragni, simbolo riconoscibile del suo brand, fino a qualche mese fa campeggiava praticamente ovunque. Adesso però, spunta una storia molto particolare e raccontata dal portale Mow che mette in dubbio anche la paternità del logo dell’influencer: e se non fosse realmente suo?

Il logo di Chiara Ferragni è copiato? Presunta causa in corso

Logo Chiara Ferragni

“Siamo venuti a sapere che qualcuno ne rivendica la paternità”, scrive Mow, prima di cimentarsi nel racconto di questa bizzarra storia con protagonista Chiara Ferragni. A rivendicarlo è un’artista italo-americana, tale Mira from Miami, molto famosa a South Beach ed il cui logo sarebbe molto simile al celebre occhio azzurro della Ferragni. Fin qui nulla di strano, se non fosse che l’artista sosterrebbe di usare il suo logo sin dal 2012, ovvero prima che Chiara registrasse il marchio. 

“Ora le due sarebbero in causa per raggiungere un accordo economico. Ma chi ha davvero preso spunto da chi?”, si domanda Mow prima di iniziare il racconto che – vi annunciamo – è obbligatoriamente ricco di condizionali. 

Basta andare sui siti dell’imprenditrice italiana e dell’artista sconosciuta nel nostro Paese, per rendersi subito conto di qualcosa in comune: i loro loghi. E’ innegabile non notare una certa somiglianza tra i due occhi che rappresentano i relativi brand. Mow si è messo così alla ricerca della paternità del logo ed ecco cosa avrebbe scoperto:

Pare che Mira e Ferragni siano in causa per arrivare ad un accordo economico tale da accertare quale delle due possa usare il logo dell’occhio e, presumibilmente, capire chi delle due abbia – diciamo così – ispirato l’altra. Mira sosterrebbe di essere la creatrice dell’occhietto azzurro-celestiale avendolo – sempre secondo l’italo-americana – sfornato dalla sua mente creativa nel 2012 con il nome di Truth Eye, e di averlo fatto prima della Ferragni, che avrebbe registrato il suo nel 2015. Non è tutto. 

[…] Siamo venuti a sapere da una fonte di Miami che Mira è un’artista conosciutissima da quelle parti, e che per il suo Truth Eye abbia preso spunto dallo spiritualismo. […] Un’altra fonte ci ha detto che l’italo-americana, nel 2019, avrebbe avviato un processo di registrazione del marchio. La pratica sarebbe stata accettata dal governo Usa ma, una volta che il dossier è arrivato in sede di registrazione internazionale, sarebbero iniziati i problemi. Nello specifico, l’azienda di Chiara Ferragni sarebbe intervenuta per bloccare l’operazione. Ma c’è di più. 

Ci hanno raccontato che la società di Ferragni avrebbe in un primo momento invitato Mira di non utilizzare l’occhio colorato perché troppo simile a quello della regina delle influencer. In seguito la stessa azienda di Ferragni – forse, e diciamo forse, anche per via dei problemi societari – avrebbe provato a cercare un’intesa con l’artista. Che, a quel punto, avrebbe (quanti condizionali!) scelto di andare dritta per la sua strada, difendendo quella che sosterrebbe essere la sua creazione. Morale della favola: le due starebbero affrontando una causa per arrivare ad una conciliazione economica, o qualcosa di simile. 

Mow segnala anche un precedente relativo all’occhio dell’ex signora Ferragnez:

Nel 2019 fu l’ex Ferragnez a vincere una causa davanti al Tribunale dell’Unione europea, ricevendo l’ok a registrare il suo brand, cosa che fino a quel momento le veniva proibita perché il suo logo era considerato troppo simile a quello della società olandese che si chiamava “Chiara”. 

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