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“Lerciona”, botta e risposta tra Giorgia Soleri e una giornalista: a farne le spese sono le malattie invisibili

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2024-06-23

Lite sui social tra Giorgia Soleri e una giornalista: ecco cosa è successo

Alcune vecchie dichiarazioni di Giorgia Soleri, nelle passate ore sono rispuntate sui social attirando l’attenzione di diversi utenti. C’è chi ha frainteso chiaramente le frasi della Soleri ritenendole tratte da una intervista – in realtà provenivano da alcune sue risposte date agli utenti tramite il box domande di Instagram – e chi, come nel caso di una giornalista, le ha tirate fuori su X definendola “lerciona” e mostrando poca empatia nei confronti del disturbo diagnosticato all’influencer.

Lite sui social tra Giorgia Soleri e una giornalista

Giorgia Soleri

Era lo scorso febbraio quando Giorgia Soleri, oltre a rispondere alle curiosità dei suoi follower ha anche svelato di aver ricevuto la diagnosi del disturbo ADHD svelando al tempo stesso i motivi della sua storia con Damiano David dei Maneskin. In quel contesto la Soleri aveva confidato anche la sua tendenza ad essere particolarmente disordinata, parlando di “disordine pervasivo e invalidante” che aveva influito anche sui rapporti con la sua famiglia. Una problematica legata proprio al suo disturbo.

Adesso, a distanza di mesi, una giornalista, tale Grazia Sambruna, ha sentito di voler commentare le dichiarazioni passate dell’attivista, domandandosi come abbia fatto “passare l’essere lerciona per una malattia invisibile”. Pur non avendo intenzione di prendersi gioco del disturbo diagnosticato, ha sottolineato:

Campa lamentando disturbi vari ed eventuali. Ma senza nulla togliere al disturbo, sto solo dicendo che questa sta al decimo oramai. E personalmente è dal quinto che mi dà come l’impressione di: marciarci una minima. Poco poco eh.

Venuta a conoscenza del tweet, Giorgia Soleri ha replicato via Instagram dando il via ad un inaspettato botta e risposta con la giornalista, accusata dall’attivista di “invalidare pubblicamente la diagnosi” anziché informare:

Cara Sambruna, io sarò una lerciona, ma tanta povertà d’animo, d’empatia, tanta miseria, l’ho vista raramente in questo percorso di diagnosi e sensibilizzazione. Incredibile, si sta scoprendo che queste malattie e disturbi possono essere collegati. Ma no, siamo noi con patologie a essere false perché “le abbiamo tutte noi” (come se ci facesse piacere, capito?).

La giornalista, dal canto suo, ha infierito ulteriormente:

Trovo che questa ragazza non sia credibile. Questa è la mia umile opinione su di lei. Anzi, sul suo personaggio social. Lei campa e guadagna da anni lamentando malattie invisibili. Lo ha fatto diventare un lavoro. Magari potrebbe essere l’ora di trovare un lavoro vero.

Un battibecco andato avanti e che ha portato la Soleri ad aggiungere:

Questo rende lei una persona piccola. I famosi soldi della malata. Immagino abbiano sbagliato IBAN perché qua non è arrivato niente. Per fortuna però campo (e pago visite, terapie, farmaci e tutto ciò che purtroppo non è riconosciuto dal SSN e dallo Stato) grazie al mio lavoro, che mi permette il privilegio di potermi curare.

Le due donne non sono riuscite a trovare un punto di incontro tra attacchi reciproci che hanno contribuito a dividere l’opinione dei social sulla questione e, forse, dimenticare il punto più importante di tutto ciò: oltre all’assenza di empatia, il mancato riconoscimento delle malattie invisibili che, forse proprio a causa di questi attacchi continuano a restare tali.

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