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“Doveva fermare il mio cuore”: Jessica racconta l’inferno dell’ansia, attacchi di panico e cura psichiatrica

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2024-10-11

La testimonianza toccante di Jessica su anni di lotta contro attacchi di panico, depressione e agorafobia.

Nella passate ore, Jessica Morlacchi si è resa protagonista, nella Casa del Grande Fratello, di una toccante testimonianza. La concorrente ha parlato del lungo e sofferente periodo caratterizzato da ansia, depressione, attacchi di panico e agorafobia. Ne ha parlato con Clayton nel corso di un confronto intimo durante il quale la cantante ha parlato a cuore aperto del suo periodo più buio.

Jessica Morlacchi

Jessica racconta l’inferno dell’ansia, attacchi di panico e agorafobia

Jessica ha ripercorso con Clayton l’inizio del suo periodo più basso, quando si è ritrovata intrappolata in una spirale di ansia, attacchi di panico e depressione: 

A 18-19 anni io ho iniziato ad avere attacchi di panico sempre più, tutti i giorni, tutti i giorni. Non respiravo, non vedevo, vedevo bianco. Mi buttavo per terra, non volevo più camminare. Io non camminavo più. Non volendo più camminare, io mi sono chiusa in casa. La mia casa mi dava protezione. Quando mi sono chiusa in casa è arrivata la depressione, ho iniziato a soffrire di depressione. Io non volevo vedere nessuno. Io dormivo tutto il giorno, dalla mattina alle 6 fino alla sera. La notte ero sveglia, era al contrario. 

La depressione non è stata l’unica tappa di questa spirale:

Dopo la depressione, insieme alla depressione è arrivata l’agorafobia. Io non prendevo più l’aereo, il treno. Io volevo stare a casa. Ho passato tantissimi anni a casa. Io non avevo più lavori.

Questo isolamento ha portato ad anni difficili, in cui non riusciva più a lavorare, né a condurre una vita normale. Nonostante anni di terapia psicologica, il sollievo tardava ad arrivare:

Da quando ho iniziato ad avere gli attacchi di panico, ho iniziato ad andare dallo psicologo, però non risolvevo in alcun modo. Fino a quando, a 30 anni, ho iniziato ad andare dallo psichiatra, un percorso più forte. Mi ha dato dei calmanti, delle pasticche, che io ho preso per sei mesi. Non erano grandi dosi, erano dosi giuste, doveva fermare il mio cuore. Perché io appena sveglia avevo 146 battiti al minuto. Appena sveglia. Per ansia. Qual è stata la spiegazione? Troppo stress…

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