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Il saluto di Roberto Saviano all’amico Pietro Taricone: “Soffro per non essere riuscito a ringraziarlo”

Emanuela Longo 29/06/2010

Sono in molti, in queste ore, a ricordare Pietro Taricone, l’ex concorrente della prima edizione del reality show Grande Fratello e prematuramente scomparso, questa notte, in seguito ad un incidente avvenuto durante un lancio in paracadute nella mattinata di ieri. Oltre alle testimonianze degli ex compagni di avventura di Pietro, coloro che nel corso dei […]

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Sono in molti, in queste ore, a ricordare Pietro Taricone, l’ex concorrente della prima edizione del reality show Grande Fratello e prematuramente scomparso, questa notte, in seguito ad un incidente avvenuto durante un lancio in paracadute nella mattinata di ieri.
Oltre alle testimonianze degli ex compagni di avventura di Pietro, coloro che nel corso dei giorni di permanenza nella casa di Cinecittà l’avevano conosciuto ed avevano imparato a condividere la quotidianità con un ragazzo che, nonostante la grande popolarità conquistata grazie al Grande Fratello, ancora aveva molto da realizzare, arriva oggi anche un’altra testimonianza, quella di Roberto Saviano, che con Pietro ha condiviso gli anni della scuola a Caserta, frequentando lo stesso liceo scientifico di Taricone:

Sono profondamente addolorato per la scomparsa di Pietro Taricone; abbiamo frequentato il liceo scientifico Diaz, lo ricordo quand’eravamo adolescenti… Mi mancherai.


Lo scrittore descrive quel lato del carattere “carismatico, solare e un po’ guascone” di Pietro, raccontando come

nella Caserta di quegli anni la sua ribalta sconvolse tutti, si sentì aggredito da tanto successo, una luce che la nostra terra non è abituata a ricevere. E lui sulla soglia del circo mediatico seppe prendersi il suo tempo, scegliere il suo percorso, approfittare dell’opportunità avuta per studiare e migliorarsi. Non farsi ferire dalla bile o dalle accuse per il successo che in certe parti d’Italia è la colpa peggiore. Amava volare, ’perché il cielo non tradisce’, come ogni paracadutista sa. A tradirlo è stato l’atterraggio, è stata la terra.

Saviano, però, porta con sè non solo il grande dispiacere per la scomparsa di un amico della giovinezza, ma anche un enorme rammarico:

Soffro per non essere riuscito a ringraziarlo, perché all’indomani delle critiche rivoltemi da Berlusconi, mi difese pubblicamente, cosa non scontata per chi viene dalla nostra provincia. Mi mancherà riconoscere nei sui sguardi e nel suo atteggiamento l’inconfondibile matrice della mia terra, mi mancherà, guardandolo, ricordare la nostra adolescenza, le manifestazioni a scuola, le gite. Quella vita che lo attraversava e mi contagiava. Addio Pietro, addio guerriero.

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