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Il Diavolo veste Prada, curiosità scene preferite: maglione ceruleo, ingresso in ufficio e pagelle

Valentina Gambino 18/05/2023

“Non hai la minima idea dello stile del senso della moda. No, non era una domanda”. Con questo fantastico commento, Miranda accoglie Andrea nel suo ufficio ne Il Diavolo veste Prada. Era il 2006 ma la pellicola è ancora perfettamente attuale. Ecco perché, non vogliamo propinarvi la trama che conosciamo bene, bensì le scene più […]

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“Non hai la minima idea dello stile del senso della moda. No, non era una domanda”. Con questo fantastico commento, Miranda accoglie Andrea nel suo ufficio ne Il Diavolo veste Prada. Era il 2006 ma la pellicola è ancora perfettamente attuale. Ecco perché, non vogliamo propinarvi la trama che conosciamo bene, bensì le scene più divertenti e impresse nella nostra memoria.

Il Diavolo veste Prada, curiosità sulle scene preferite

Il Diavolo veste Prada riuscì a raccontare cosa si nasconde dietro l’apparente scintillio della moda e delle riviste del settore. Del film ispirato all’omonimo romanzo di Lauren Weisberger (ex assistente di Anna Wintour, direttrice di Vogue), alcune sequenze fanno ormai parte della memoria collettiva. Di seguito qualche curiosità sulle tre scene preferite.

“È effettivamente ceruleo”

Tra le scene più celebri de Il Diavolo Veste Prada è impossibile non citare il maglione ceruleo. Scena simbolo per tutti coloro che non sanno cosa è un pantone o cosa vuol dire armocromia, l’inconsapevole Andrea (Anne Hathaway) risponde con troppa superficialità a Miranda Priestly, redattore capo di Runway che la ammonisce con un monologo che ha fatto storia:

Oh, ma certo, ho capito: tu pensi che questo non abbia nulla a che vedere con te. Tu apri il tuo armadio e scegli, non lo so, quel maglioncino azzurro infeltrito per esempio, perché vuoi gridare al mondo che ti prendi troppo sul serio per curarti di cosa ti metti addosso, ma quello che non sai è che quel maglioncino non è semplicemente azzurro, non è turchese, non è lapis, è effettivamente ceruleo.

Aline Brosh McKenna, sceneggiatrice del film, ha rivelato che in principio il maglione ceruleo non faceva parte della sceneggiatura, ma al suo posto doveva esserci una gonna scozzese. “La versione breve è che entrambi i capi sono rimasti nella sceneggiatura per molto tempo, e ho reso quel discorso sempre più lungo”, ha svelato in un’intervista.

L’arrivo in ufficio di Miranda Priestly

Andy è nella sede di Runway per sostenere il suo colloquio di lavoro. L’ambiente sembra sereno, ma un semplice messaggio distrugge la quiete. “Lei sta arrivando”. I dipendenti corrono da ogni lato, qualcuno cambia le scarpe e altri ordinano la confusione sulle scrivanie.

Con uno scattante montaggio assistiamo all’arrivo in ufficio di Miranda intervallato dalla paura trepidante di tutti i suoi dipendenti. Quando l’ascensore arriva a destinazione, le porte si aprono e “il diavolo” fa un’entrata epica nel suo inferno fatto di splendore, borse firmate e tacchi a spillo.

Il Diavolo veste Prada, la pagella di Miranda

“Un cenno buono. Due cenni molto buono. Se non le piace piega lievemente la testa. Infine c’è l’arricciamento delle labbra: catastrofe”.

Parola di Nigel, collaboratore storico di Miranda (interpretato da un talentuoso Stanley Tucci), che spiega a Andy le espressioni facciali della direttrice di Runway durante la prima visione di una collezione. Un momento dotato di grande comicità che dimostra in pochi secondi l’espressività di cui è capace Meryl Streep.

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