Film in TV: Ti amo in tutte le lingue del mondo, stasera alle 21,30 su Canale 5
di Caterina Cerretani
Pubblicato il 2010-12-25
Canale 5 per la sera di Natale propone il prima serata un successo di Leonardo Pieraccioni, come sempre nel doppio ruolo di protagonista e regista, Ti amo in tutte le lingue del mondo. Gilberto (Leonardo Pieraccioni) è un quarantenne, professore di ginnastica in un liceo di Pistoia. Dopo aver scoperto il tradimento della moglie si …
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Canale 5 per la sera di Natale propone il prima serata un successo di Leonardo Pieraccioni, come sempre nel doppio ruolo di protagonista e regista, Ti amo in tutte le lingue del mondo.
Gilberto (Leonardo Pieraccioni) è un quarantenne, professore di ginnastica in un liceo di Pistoia.
Dopo aver scoperto il tradimento della moglie si separa e va a vivere col fratello Cateno (Giorgio Panariello) che fa il bidello nella stessa scuola e che è l’insolita, e balbuziente, voce narrante della storia.
Una delle sue allieve, Paolina (Giulia Elettra Gorietti), è follemente innamorata di lui e continua a lasciargli messaggi d’amore e a seguirlo destando i sospetti del preside (Francesco Guccini) seppur lui tenti di tenerla a distanza in tutti i modi.
La sua vita cambia quando, trascinato dall’amico e collega (Rocco Papaleo) in una villa di scambisti, incontra Margherita (Marjo Berasategui), una bella veterinaria, con la quale inizia una storia d’amore.
Margherita è mamma e questo non sarebbe un problema se la figlia non fosse proprio Paolina, che non ha intenzione di dimenticare il suo professore, e che accusa la madre di averglielo rubato.
Tra due fuochi Gilberto vuole continuare la sua relazione con Margherita ma deve risolvere il problema di Paolina: la ragazza è solita interessarsi a uomini più maturi per la mancanza del padre che non ha mai conosciuto.
Inizia così la ricerca del padre di Paolina, diventato prete, padre Massimo (Massimo Ceccherini) e dell’incontro tra i due per riuscire non solo ad aiutare la ragazza, ma anche a salvare il suo rapporto con Margherita.
Mille gag, divertenti equivoci, tutto condito da quel dialetto fiorentino che caratterizza i film di Pieraccioni.