PRIMO PIANO
Fausto Brizzi, archiviata l’accusa di violenza sessuale: Le Iene “ci quereli, così verrà fuori la verità”
Emanuela Longo 24/01/2019
E’ stata archiviata l’indagine a carico di Fausto Brizzi, il regista romano accusato di violenza sessuale. Lo scorso luglio la procura capitolina aveva avanzato la richiesta di archiviazione, accolta dal gip. Con la sua decisione, spiega l’avvocato di Brizzi, Antonio Marina, “Si chiude così definitivamente la vicenda relativa allo scandalo delle molestie apertasi con i […]
E’ stata archiviata l’indagine a carico di Fausto Brizzi, il regista romano accusato di violenza sessuale. Lo scorso luglio la procura capitolina aveva avanzato la richiesta di archiviazione, accolta dal gip. Con la sua decisione, spiega l’avvocato di Brizzi, Antonio Marina, “Si chiude così definitivamente la vicenda relativa allo scandalo delle molestie apertasi con i servizi delle Iene. E sono proprio Le Iene, tramite il suo ideatore Davide Parenti, a rilanciare: “Brizzi ci quereli, così verrà fuori la verità”.
Fausto Brizzi, archiviata l’accusa di violenza sessuale
Nell’aprile 2018, Fausto Brizzi era stato indagato in seguito alle denunce di tre donne che lo accusavano di molestie sessuali. Gli esposto si riferivano a fatti avvenuti tra il 2014 ed il 2017, ovvero arrivarono in Procura oltre i termini previsti dalla legge. Ieri, dunque, come spiega Quotidiano.net, il gip Alessandro Arturi si è espresso col decreto di archiviazione sottolineando “le ineliminabili vaghezza e genericità dell’apparato accusatorio quanto a profili fattuali imprescindibili” “precludono finanche la prospettazione in astratto” del reato.
La replica de Le Iene
Ma se per Brizzi ed il suo legale la faccenda viene definitivamente archiviata, così non lo è per la trasmissione Le Iene. “La legge è fatta così, ce lo aspettavamo. D’altra parte, se un giudice dice che sono scaduti i termini questo non significa che le 15 storie che abbiamo raccontato su Brizzi non siano vere, semplicemente nessun giudice le ha valutate”, ha commentato Davide Parenti, patron del programma di Italia 1 all’AdnKronos.
Parenti fa poi un appello: “Portateci in Tribunale perché questa cosa merita di essere chiarita fino in fondo. Io trovo che sia tutto surreale. Se abbiamo detto bugie è giusto che si chiarisca, ma quanta ipocrisia c’è da parte delle persone che domani ci attaccheranno? Ci diranno ‘Iene chiedete scusa’ ma noi non chiediamo scusa, le cose non stanno così”.
Parenti ha poi proseguito: “Se Brizzi ci chiamasse in causa noi saremmo pronti a dimostrare la veridicità dei nostri servizi. Le ragazze che ci hanno raccontato le loro storie sono tutte persone che non si conoscono tra loro, che non cercavano pubblicità, che non ci hanno messo la faccia perché non potevano mettercela e che hanno cercato una giustizia non nella legge perché quello che avevano passato non lo avevano detto nemmeno ai loro genitori”. Fausto Brizzi risponderà all’appello?