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Ex del Grande Fratello “trita” Signorini: “Cacciata dalla Casa in pigiama e pantofole”

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2024-10-08

Alda D’Eusanio, espulsa dal Grande Fratello “trita” Signorini e ricorda la sua “Cacciata dalla Casa in pigiama e pantofole”

Caterina Balivo, nel suo programma La volta buona, oggi ha ospitato una ex concorrente del Grande Fratello, Alda D’Eusanio, espulsa in malo modo dal reality. La nota conduttrice ha preso parte al gioco del ‘tritavolte’ e, ad avere la peggio, è stato proprio il padrone di casa del GF, Alfonso Signorini.

Alda D'Eusanio parla del Grande Fratello

Alda D’Eusanio torna a parlare della sua cacciata dal Grande Fratello

Tra Antonio Ricci, papà di Striscia la Notizia, ed il conduttore del Grande Fratello, Alda D’Eusanio non ha avuto dubbi su chi scegliere e chi invece tritare:

Scelgo assolutamente di tenere il mio Ricci! Belli capelli lo tritiamo subito. A testa in giù no? Ma chi l’ha detto!

Incalzata dalla Balivo, poi, la D’Eusanio ha raccontato nuovamente della sua cacciata dalla Casa del Grande Fratello. Un episodio che, a suo dire, l’avrebbe fortemente mortificata:

Purtroppo sono andata nella Casa del Grande Fratello, partecipo alla fine, sono riusciti a convincermi, perché me lo avevano chiesto altre volte e avevo sempre detto no. Stavolta invece ci sono andata, anche con una certa curiosità.

Io mentre ero lì e dimenticavo delle telecamere accese, mentre parlavo ho detto delle cose, che non ripetiamo. Ho detto una cosa su una cantante, una chiacchiera che gira nei nostri ambienti dove spesso circolano malelingue e dicerie. Per cui io non ho verificato questa cosa e l’ho raccontata. 

Mi hanno presa, mi hanno cacciata, non sono stata espulsa. Cacciata in pigiama e pantofole, mi hanno messa in una macchina e rimandata a casa. Senza neanche darmi la possibilità di rientrare e spiegarmi e scusarmi. Hanno dato l’ordine in Casa di non nominarmi mai più e la stessa cosa è stata detta a Mediaset. Quindi mai più invitata. Mai più. Come ho vissuto quel momento? Con grande mortificazione perché non lo meritavo.

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