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Confessa omicidio della madre a Pomeriggio 5: “Gravissimo quanto accaduto”, giornalisti si scagliano contro Myrta Merlino

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2024-09-24

Confessa l’omicidio della madre in diretta tv a Pomeriggio 5: il caso contestato dai giornalisti

Un uomo in stato confusionale, ricercato dalla polizia, nelle passate ore ha confessato l’omicidio della madre in diretta tv a Pomeriggio 5. Un caso terribile che tuttavia ha fatto molto discutere per le modalità – giornalistiche ed umane – con cui è stato trattato da Myrta Merlino nel corso della sua trasmissione. 

Confessa omicidio della madre a Pomeriggio 5: critiche dei giornalisti

Confessa omicidio a Pomeriggio 5

Numerosi colleghi giornalisti, infatti, hanno criticato fortemente il lavoro di Pomeriggio 5, a partire da Gaia Tortora, conduttrice e vice direttrice del TgLa7, la quale su X ha commentato:

Quello che è accaduto oggi a Pomeriggio 5 è gravissimo. Non è questo il nostro mestiere. Stracciato il codice deontologico stiamo toccando il fondo.

Ad intervenire è stato anche il collega de Il Foglio, Ermes Antonuccio – repostato dalla stessa Tortora – che sempre su X ha scritto:

Un programma Mediaset ha mandato in onda un’intervista a un uomo in evidente stato confusionale, tornato a casa dopo essere sparito una notte, che confessa l’omicidio della madre, malata di demenza. Ma che bisogno c’era? Non bastava chiamare le forze dell’ordine, come per fortuna è stato fatto, e poi spiegare cosa era avvenuto, senza mandare in onda il video? Ma veramente nella nostra categoria è ormai passata la regola che tutto possa essere scritto e trasmesso, senza che nessuno si ponga mai un problema non dico deontologico (figuriamoci), ma persino umano? Il circo mediatico ha toccato un suo nuovo punto più basso.

P.s. L’ordine dei giornalisti dov’è? Si sveglia solo quando c’è da denunciare inesistenti “bavagli” per difendere il lavoro di colleghi che campano con le carte passate dalle procure?

Il caso ha scosso l’opinione pubblica, sollevando riflessioni sul lavoro giornalistico e sulla corsa a voler trasmettere in “esclusiva” una notizia di tale portata.

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