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Crime

Chi era Donatella Colasanti, unica sopravvissuta al massacro del Circeo e come è morta

Emanuela Longo 21/11/2023

Donatella Colasanti è una figura emblematica nella storia della cronaca nera italiana, nota per la sua incredibile forza e resilienza. È sopravvissuta a uno dei crimini più atroci che hanno scosso l’Italia, il Massacro del Circeo, al quale è dedicata l’omonima fiction Rai con Greta Scarano.  Il Massacro del Circeo: i fatti Il Massacro del […]

Donatella Colasanti è una figura emblematica nella storia della cronaca nera italiana, nota per la sua incredibile forza e resilienza. È sopravvissuta a uno dei crimini più atroci che hanno scosso l’Italia, il Massacro del Circeo, al quale è dedicata l’omonima fiction Rai con Greta Scarano. 

Il Massacro del Circeo: i fatti

Chi era Donatella Colasanti

Il Massacro del Circeo è un caso di rapimento, stupro e omicidio avvenuto a San Felice Circeo, in provincia di Latina, tra il 29 e il 30 settembre 1975. Le vittime furono due giovani amiche, Donatella Colasanti e Rosaria Lopez, che furono attirate con l’inganno da Gianni Guido, Angelo Izzo e Andrea Ghira in una villa di proprietà della famiglia di quest’ultimo, col pretesto di una festa, e qui torturate fino a provocare la morte di una di loro, Rosaria.

Donatella Colasanti, la sola sopravvissuta

Donatella Colasanti, all’epoca dei fatti aveva solo 17 anni, dopo essere stata violentata e torturata per un giorno e mezzo, riuscì a liberarsi fingendosi morta. La foto di Donatella Colasanti che sconvolta, nuda e coperta di sangue viene liberata da una Fiat 127 è una delle immagini che ha segnato quell’epoca e che ancora oggi impressiona.

Dopo essere stata liberata, Donatella testimoniò contro i suoi aggressori facendoli condannare all’ergastolo. La sua testimonianza ha cambiato la storia d’Italia, portando alla luce la brutalità del crimine e la necessità di giustizia.

Donatella è passata alla storia per aver fatto condannare i suoi aggressori e per aver condotto alcune importanti battaglie, come quella il riconoscimento dello stupro come reato contro la persona e non contro la morale pubblica.

Nonostante le difficoltà, Donatella ha continuato a vivere la sua vita. È diventata un simbolo di coraggio e resilienza, dimostrando che è possibile superare anche le esperienze più traumatiche. La donna è morta prematuramente il 30 dicembre 2005 a Roma, all’età di 47 anni, a causa di un tumore al seno. 

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