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Chi è Sara Giudice, con Nello Trocchia accusata di stupro di gruppo da una collega: “La vorrei incontrare”, la sua versione

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2024-09-01

Sara Giudice, accusata con il compagno Nello Trocchia di violenza sessuale di gruppo, racconta la sua versione

Nei giorni scorsi ha fatto scalpore l’articolo de La Verità sulle accuse ai giornalisti Sara Giudice e Nello Trocchia, una coppia anche nella vita. Entrambi sono stati denunciati da una collega di violenza sessuale di gruppo nei suoi confronti. I fatti risalirebbero al gennaio 2023. E’ in corso a Roma un’inchiesta della procura per la quale il pm ha chiesto l’archiviazione alla quale la denunciante ha presentato opposizione. In un’intervista al Fatto Quotidiano, Sara Giudice ha raccontato la sua versione.

Chi è Sara Giudice e la sua versione dei fatti

Sara Giudice

La giornalista ed ex volto di Piazzapulita, Sara Giudice, nell’intervista al Fatto realizzata da Selvaggia Lucarelli, è partita dalla conoscenza della collega che quasi due anni fa ha presentato una denuncia nei suoi confronti e verso il compagno e giornalista del Domani, Nello Trocchia:

Lei era entrata nel collettivo delle giornaliste “Senza giri di boa” che si occupava soprattutto del tema dello sfruttamento femminile sul lavoro. Era anche una persona molto simpatica, allegra e quindi l’ho invitata al mio compleanno.

Insieme al compagno e alla collega, dunque, Giudice si sarebbe recata in un pub di Trastevere. Al termine della serata, i toni tra i tre sarebbero cambiati:

A fine serata ero appoggiata a un camioncino, avevo i tacchi che mi davano fastidio, lei si avvicina e mi dà un bacio. L’ho ricambiata in allegria. C’era tensione sessuale? Oddio, era un gioco ma l’ho condiviso volentieri, mi è anche piaciuto. Ero anche un po’ stupita di me perché era la prima volta che mi succedeva con una donna. 

A quel punto il compagno Nello Trocchia avrebbe chiamato un taxi per tornare a casa e la collega, rifiutando il passaggio di un collega, avrebbe deciso di tornare con loro. Cosa sarebbe accaduto nel taxi? Spiega Sara:

Lei mi ribacia e io condivido. 

A quel punto Trocchia avrebbe chiesto alla compagna il permesso di baciare anche lei la collega:

Lei dice: faccio quello che dice Sara. Io: fate come volete. 

Arrivati a casa dei due, anche lei scende dal taxi. Ecco cosa ha raccontato ancora Giudice:

Ci appoggiamo alla saracinesca sotto casa e continuiamo a baciarci. Poi avevo la bambina a casa, il giorno dopo dovevo partire, dico a Nello: Gaia (nome di fantasia ndr) va via. Risale in taxi e se ne va. 

Sara l’avrebbe poi sentita via sms per accertarsi che fosse a casa e da quel momento non avrebbero avuto più contatti. Poi, nel marzo 2023, Trocchia e Giudice vengono convocati in questura dove scoprono la denuncia:

Ho provato profondo dolore. A me dispiace per lei, ho rispetto sacrale per le vittime di violenza, quindi ho provato dolore per quella bugia. Ero travolta da quello in cui io stessa credevo. Come se le mie battaglie mi si fossero ritorte contro. Non voglio fare vittimismo, ma il mio era dolore per quella causa che veniva sminuita.

Rispetto al ricordo di quella sera, Sara Giudice dice di ricordare tutto:

Ero euforica, ma eravamo tutti allo stesso livello, tutti presenti a noi stessi. Lei camminava, rideva, faceva battute, ha rifiutato avances nel locale da un’altra persona, ha rifiutato un passaggio. In taxi mi ha baciata lei. Mai l’abbiamo stretta, trattenuta, mai ha detto che non voleva fare qualcosa. 

La denunciante avrebbe anche detto di aver avuto il sospetto di aver assunto contro il suo volere qualche strana sostanza, che poi da un’analisi – non confermata da quella della procura – sarebbe emerso fosse della presunta droga dello stupro. Sul punto la Giudice ha commentato:

Quando l’ho letto ho pensato alle cose più brutte. Che ci fosse una trama, qualcosa di più grande di noi. Lei dice che a un certo punto qualcuno alle sue spalle le offre un bicchiere, ma non ricorda chi.

Poi ammette di volerla incontrare:

La vorrei incontrare e chiedere “perché? Parliamoci, lo sai anche tu che nessuno ti ha fatto violenza. Ti sei pentita? Ci sta. Ma la crisi di conformismo o il pentimento sono un’altra cosa, non si possono mischiare i piani”. Se ho contribuito a farla pentire di qualcosa le dico anche che mi dispiace, ma quel bacio era consenziente e lei lo sa. 

Sara Giudice ci tiene anche a far sapere che, sebbene nell’articolo de La Verità sia stata collocata ancora a La7, in realtà sta per sbarcare in Rai, nel programma di Antonino Monteleone:

Nel pezzo de “la Verità” però mi collocano ancora a Piazza Pulita. Forse non lo sapevano. Monteleone mi ha espresso solidarietà.

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