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Barbara d’Urso e l’attacco di Romani: ‘A Mediaset guai chi mi tocca, faccio tv di pancia non cambio per le critiche’

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2015-11-26

Non è passata di certo inosservata la lunga intervista de Il Corriere della Sera che ha visto protagonista Barbara d’Urso, conduttrice stakanovista dell’ammiraglia Mediaset, pronta a commentare e replicare alle tante critiche sul suo operato mosse di recente su Twitter da Paolo Romani. Il capogruppo al Senato di Forza Italia, dopo le dirette sugli attentati …

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Non è passata di certo inosservata la lunga intervista de Il Corriere della Sera che ha visto protagonista Barbara d’Urso, conduttrice stakanovista dell’ammiraglia Mediaset, pronta a commentare e replicare alle tante critiche sul suo operato mosse di recente su Twitter da Paolo Romani. Il capogruppo al Senato di Forza Italia, dopo le dirette sugli attentati di Parigi sostenute dalla d’Urso, considerò la conduttrice ‘inadeguata’ ad affrontare ‘problemi seri’. Come risponde Barbara a tali considerazioni?

“Rispetto sempre le idee di tutti, quindi anche quelle di Romani. È uno che ne capisce di tv, ha scoperto Maurizia Paradiso, inventato Vizi Privati e Colpo Grosso. Avrebbe potuto alzare il telefono e chiamarmi invece di dirlo all’Ansa, pazienza”, così ha replicato Barbara d’Urso sul celebre quotidiano, al quale ha spiegato anche il suo modo di fare tv: “Faccio la tv di pancia e non cambio per star dietro a certe critiche. Chi mi attacca vuole visibilità. Ma io sorrido e mando pensieri belli a tutti perché certamente loro sono meno sereni di me”.

La sicurezza non le manca certo, nonostante le pesanti critiche che le sono state mosse di recente, al punto da asserire: “Renzi è venuto da me per annunciare il Bonus bebè. Berlusconi, Pannella, Letta, Franceschini e tanti altri. Ho portato avanti per 8 anni la battaglia contro la violenza sulle donne, gli speciali sull’emergenza terremoto. Non ho bisogno di ricordarmi ogni volta quello che ho fatto per non sentirmi ‘inadatta'”.

Dopo l’attacco di Romani, tuttavia, a mostrarle solidarietà non è stato solo il suo fedele pubblico di telespettatori: “L’azienda è stata compatta con me, come in tutte le grandi famiglie. Mi hanno chiamato o scritto colleghi e politici di destra e di sinistra: tutti. Io a Mediaset mi sento come una figlia protetta e guai a chi mi tocca. Qui faccio parte delle mura”.

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