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Andrea Camilleri è morto, addio al grande Maestro e papà di Montalbano

Emanuela Longo 17/07/2019

Andrea Camilleri è morto questa mattina all’ospedale Santo Spirito di Roma dove era da tempo ricoverato. Il grande scrittore si è spento dopo circa un mese dal ricovero. Si legge nel bollettino medico diffuso dall’Agenzia Ansa: “Le condizioni sempre critiche di questi giorni si sono aggravate nelle ultime ore compromettendo le funzioni vitali. Per volontà […]

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Andrea Camilleri è morto questa mattina all’ospedale Santo Spirito di Roma dove era da tempo ricoverato. Il grande scrittore si è spento dopo circa un mese dal ricovero. Si legge nel bollettino medico diffuso dall’Agenzia Ansa: “Le condizioni sempre critiche di questi giorni si sono aggravate nelle ultime ore compromettendo le funzioni vitali. Per volontà del maestro e della famiglia le esequie saranno riservate. Verrà reso noto dove portare un ultimo omaggio”. Camilleri aveva 93 anni ed oltre ad essere un grande scrittore era amato anche come personaggio. A lui si attribuirà per sempre la paternità dell’amatissimo commissario Montalbano, diventata tra le serie più seguite in tv.

Andrea Camilleri è morto: addio al papà di Montalbano

“Se potessi, vorrei finire la mia carriera seduto in una piazza a raccontare storie e alla fine del mio cunto passare tra il pubblico con la coppola in mano”, diceva Andrea Camilleri a chi gli chiedeva come mai, giunto a 93 anni, non avesse ancora deciso di andare in pensione. Nonostante da tempo gli si fossero spenti gli occhi, Camilleri continuava ad impastare egregiamente realtà e fantasia, perchè per questo era nato e questo ha continuato a fare fino alla sua morte.

A guidarlo negli ultimi anni sulla pagina bianca, è stata la fedelissima assistente, Valentina Alferj, depositaria della lingua e dei segreti di Montalbano. Per 25 anni, la vita di Camilleri è stata quasi un tutt’uno con quella di Montalbano, celebre commissario.

Era il 1994 quando Sellerio portava in libreria La Forma dell’Acqua, primo romanzo della serie incentrata sulle indagini del commissario siciliano. Da allora di romanzi ne uscirono trenta ed in ciascuno Camilleri parlava del commissario come se fosse realmente esistito. Quasi un suo alter ego.

L’attualità ha sempre caratterizzato le storie di Montalbano. Perchè Camilleri per primo si interrogava sull’Italia e sui suoi guai politici. Di recente ad esempio aveva criticato Salvini per il comizio con il rosario, dicendo ciò che pensava e non limitandosi sono – in quanto scrittore – a scrivere.

 

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“L’affidarsi alla memoria, è la volontà dell’uomo di non scomparire. E quando la conoscenza si arresta, subentrano i sensi, che alimentano la fantasia”. Ciao Maestro, riposa in pace 🌹

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